
di Guglielmo Ferrazzano
“Amatevi e concedetevi la possibilità di poter sbagliare, di poter piangere e soffrire. Non siamo robot, non siamo stereotipi di perfezione. Abbiamo tutti le nostre debolezze e dobbiamo imparare a guardarle con maggiore indulgenza”. Le parole sono tratte dal libro “Come nuvole all’orizzonte”, di Irene Cortellessa, edizioni Albatros.
Potrebbero ricordare le righe di un romanzo d’amore. Ma, non si tratta di una storia d’amore tra ragazzi ma di quella tra una donna, dagli occhi chiari come cristalli, che ha affrontato l’anoressia in un periodo molto delicato, fatto di trasformazioni e nuove abitudini. Si tratta di una storia d’amore tra Irene e la vita, che un tempo percepiva come nemica, sentendosi estranea al mondo.
Oggi studia psicologia, ha già una laurea triennale ed è spesso ospite di incontri per raccontare i disturbi del comportamento alimentare, la cui giornata simbolo è il 15 marzo e va sotto il nome di “Giornata nazionale del fiocchetto lilla”.
La storia di Irene, di origini casertane, è racchiusa in 277 pagine, dove si passa dalle fasi primordiali dell’anoressia fino alle parti più crude, in cui si affronta un problema ancora oggi mal compreso o spesso sottovalutato.
La nostra protagonista ha una sorella gemella da cui ha tratto forza per anni. Hanno vissuto in simbiosi, fino a quando la vita le ha portate a prendere strade diverse. Seppur i cambiamenti potevano apparire minimali, in realtà, nell’intimo di Irene si è scatenato un qualcosa che per mostrarsi ha scelto una strada distruttiva.
Si inizia con la riduzione del cibo per poi passare a una “discesa infernale” come scritto nella sinossi del testo, fino a un ricovero in ospedale dove il peso corporeo è precipitato fino a soli 33 chili.
A un certo punto, quasi vicino al punto di non ritorno, è scattato un meccanismo e per Irene è iniziata la risalita. Oggi sta bene e, come racconta, deve sempre confrontarsi con un fantasma che non sparisce mai del tutto. Dai suoi occhi traspare vitalità, e la sua voce calma e cadenzata testimonia la forza vitale di una giovane donna che racconta la sua storia agli studenti di varie scuole. Dopo una massiccia distribuzione a partire dal 2018, il libro di Irene è ora disponibile nel solo formato digitale.
Uno dei messaggi più forti e, continuamente ribattuto, è quello di ascoltare gli specialisti, perché quando si ha un disturbo si può tendere a ritenerlo gestibile da noi. Invece no, e bisogna chiedere una mano e a quel punto inizia il percorso di guarigione.
Quando Irene, nel 2014, iniziava a mangiare sempre meno, non si sentiva malata o in difficoltà. Non si vedeva magra, anzi. Fino a che il male non ha iniziato a invadere vari aspetti del quotidiano, trascinandola poi fino a una pericolosa soglia.
Per reagire, il supporto della famiglia è spesso il punto di partenza, poi intervengono gli specialisti dell’alimentazione, della cura fisica, e gli psicologi per indagare sulle origini e la natura del disturbo.
Sottolineiamo che i disturbi del comportamento alimentare sono vari: anoressia, bulimia, obesità e il binge eating, cioè “l’abbuffata di cibo” che avviene quando in un tempo ridotto si assume una grande quantità di cibo.
La “Giornata nazionale del fiocchetto lilla” trova origine nell’iniziativa di Stefano Villa, che il 15 marzo 2011 ha perso la figlia Giulia, di 17, anni proprio a causa dell’anoressia. Per la giornata di quest’anno c’è una novità: a Milano, presso la Casa della Psicologia in piazza Castello 2, viene presentata la Fondazione Fiocchetto Lilla, nata a Grosseto:”cura, ricerca, formazione, prevenzione, tempestività nelle cure, ascolto, credibilità, continuità assistenziale e dei percorsi di guarigione – in un’unica parola: concretezza. Concretezza è quanto la Fondazione Fiocchetto Lilla intende mettere a disposizione delle persone affette dalle malattie del comportamento alimentare e delle loro famiglie” si legge dal comunicato stampa diramato agli organi di informazione.
Infine, ribadiamo l’allarme degli psicologi, che soprattutto a tre anni dalla pandemia di Covid-19 registrano un aumento dei disturbi dei comportamenti alimentari, soprattutto tra i giovani e giovanissimi.