
L’influenza stagionale colpisce sempre più duramente e con numeri che non si vedevano dal 2009, l’anno della variante «suina».
E’ tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo e sembra stia correndo a una velocità che non si registrava dal 2009 e con numeri alti, anticipati rispetto alla stagione. Già a fine novembre sono stati registrati numeri importanti e questo, a mio parere, fa paura oggi per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus parainfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti. Sono oltre 2,5 milioni le persone che hanno contratto l’influenza dall’inizio della stagione.
Secondo l’ultimo rapporto InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultima settimana di novembre, è cresciuta sensibilmente l’incidenza dei casi di sindromi influenzali (ora pari a 12,9 casi per mille assistiti rispetto a 9,5 nella settimana precedente).
I dati elaborati e raccolti nel rapporto InfluNet mostrano come l’incidenza sia aumentata in tutte le fasce d’età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini in età pediatrica, in particolare sotto i cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). Oggi l’incidenza è altissima tra i bambini piccoli, ma poi arriveranno gli adulti e poi i nonni. A mio parere mentre i primi perderanno qualche giorno di scuola, i secondi sono ancora in tempo per correre a fare il vaccino antinfluenzale!
a cura del Dott. Luigi Ferritto.