
L’esposizione al sole stimola il benessere delle ossa, è una informazione giusta e ormai nota a tutti.
Ma quali sono i tempi e le modalità giuste per esporsi al sole, in caso di osteoporosi, ed evitare effetti indesiderati?
Risponde il Dott. Enricomaria Mattia, Medico Chirurgo specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione: “Il sole può essere padre e patrigno – spiega il Dottore – e può far male se non preso in modo corretto.
Per l’osteoporosi c’è una piccola regola: 20 minuti di esposizione di mani e viso alla luce solare diretta o indiretta, ogni giorno e anche durante il periodo invernale, anche da una finestra o in caso di cielo nuvoloso, perché i raggi solari possono penetrare sia il vetro che le nuvole.
A volte mi capita di vedere delle “lucertole” – ci racconta ironicamente il dottore – sdraiate al sole per ore, io evito di fare commenti per discrezione, ma vorrei ricordare che non è necessaria una esposizione così prolungata che può creare serie conseguenze patologiche a partire da problematiche della pelle.
Per l’abbronzatura, le pelli molto chiare necessitano di 10-20 minuti all’esposizione solare, anche sotto l’ombrellone ci si abbronza; per le pelli scure anche dai 30 ai 40 minuti giornalieri. Attenzione, evitate l’esposizione al sole dalle 11 alle 14.30 e non sottovalutate la protezione SPF che non limita assolutamente la capacità della pelle di abbronzarsi!
In sintesi, sia per curare l’osteoporosi sia per la semplice tintarella, ricordiamo che ogni eccesso può essere oltremodo nocivo. Siamo prudenti.”