
In occasione della Giornata Nazionale delle Cure Palliative (11 novembre), l’associazione Vidas lancia #datemiunmantello, la campagna di sensibilizzazione per sostenere le équipe professionali impegnate a fornire a pazienti con malattie inguaribili e ai loro cari le cure necessarie. Dalla brand advisor al medico, dalla fashion designer all’avvocato fino alla stylist e al direttore sanitario: i protagonisti dell’iniziativa (che indossano un mantello disegnato per l’avvenimento) sono stati fotografi da Pasquale Abbattista e Alvaro Beamud Cortes.
Équipe multidisciplinari composte da professionisti esperti in cure palliative – medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, operatori d’igiene, fisioterapisti, educatori, dietista, terapista occupazionale, logopedista, farmacisti, integrate da volontari selezionati -, entrano in relazione diretta con il paziente e diventano parte del suo nucleo familiare: nei fatti, si trasformano in componenti di una famiglia allargata che accompagna, allevia, crea un’atmosfera d’amore e affetto. Fondamentale è esercitare l’empatia, per garantire un canale di comunicazione intimo che renda più efficace il percorso terapeutico.
Ma identificare i bisogni non è semplice. È facile individuare le esigenze biologiche, però c’è anche molto altro. Bisogni relazionali, affettivi, spirituali, cognitivi. Per Vidas il linguaggio del corpo e il tocco (la carezza, l’abbraccio), oltre alla capacità di ascolto dei bisogni del paziente e dei suoi cari, sono parte integrante della terapia. L’allegoria del mantello diventa ancora più calzante se pensiamo alla sua etimologia, pallium, che è alla base del termine “palliativo”.